DIO, UOMO E MONDO by Löwith Karl

DIO, UOMO E MONDO by Löwith Karl

autore:Löwith Karl [Karl, Löwith]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2014-10-11T22:00:00+00:00


Per lo stesso motivo Schelling si oppone a un cristianesimo che non abbia un fondamento pagano, ossia naturale. Per lui la mitologia rappresenta non solamente un preludio primitivo, definito «religione naturale», bensì un presupposto necessario della rivelazione cristiana. La condizione attuale della nostra coscienza è certamente condizionata in tutto e per tutto dal cristianesimo, sebbene il numero di quanti professano religioni mitiche superi di molto quello di quanti seguono il cristianesimo; ma anche il cristianesimo è un fenomeno storico, che deve essere spiegato storicamente e il punto che occorre spiegare è: come mai il cristianesimo fu in grado di imporsi sulla religione mitica dei pagani?

Come si vuole [...] comprendere quello stupefacente, quasi improvviso rovesciamento del mondo, che accadde quando, con il semplice apparire del Cristianesimo, il Paganesimo incominciò a impallidire, a divenire in sé privo di forze, quando dinanzi alla Croce disprezzata la potenza superba del Paganesimo si piegò, i suoi templi furono abbattuti, i suoi oracoli ammutoliti, come si vuole comprendere questa che è la più grande di tutte le rivoluzioni, se non si è scoperta nella natura del Paganesimo, dunque nella Mitologia stessa, la causa che lo rese accessibile a quell’influsso del Cristianesimo e perciò assoggettabile a questa interna dissoluzione e distruzione? Il primo, più manifesto e più immediato effetto del Cristianesimo, l’effetto che esso stesso si attribuisce in modo eminente, fu appunto la liberazione dell’umanità da quella potenza delle tenebre che aveva esteso, nel Paganesimo, il suo dominio sul mondo. Già da questo, però, segue, che la realtà del Cristianesimo, (ed è con questa che si ha a che fare, perché un certo significato ideale glielo attribuisce ognuno, anche l’uomo più limitato, ma a questo significato ideale oggi nessuno dà più peso), segue, dico, che la realtà del Cristianesimo non può fondamentalmente venire compresa senza che prima sia conosciuta in un certo modo anche la realtà del Paganesimo. Come infatti ho già mostrato, la realtà di una liberazione si orienta o si determina secondo la realtà di ciò da cui esso libera, e perciò una vera comprensione del Cristianesimo (e a che cosa giova discorrere pro o contro il Cristianesimo, fino a che esso non è compreso?) non è affatto possibile senza una precedente filosofia della Mitologia. Si potrebbe qui notare che questo spetta solo ai teologi. Nient’affatto. Il Cristianesimo non appartiene solo a costoro, esso appartiene agli schietti storici [Schelling, Filosofia della rivelazione, ed. it. a cura di A. Bausola, Rusconi, Milano 1997, pp. 909-11].



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